Come la Realtà Virtuale può aiutare gli atleti con disabilità

Sperimentazione dell’esperienza e inclusione sociale sono soltanto alcuni dei potenziali benefici che la realtà virtuale porterà nell’ambiente sportivo.

La Realtà Virtuale è uno strumento innovative che sta trovando sempre più campi di applicazione, dall’intrattenimento alla medicina, passando per lo sport. Certo, non ci aiuterà ad azzeccare le scommesse vincenti, per quello c’è la Recensione Betclic, però è in grado di migliorare la percezione della realtà sportiva e di allenare sia la nostra mente che il nostro fisico a sfide che prima ritenevamo troppo difficili.

La realtà virtuale per aiutare la disabilità fisica

Uno dei problemi maggiori per le persone affette da disabilità fisica è dato dalla difficoltà di movimento in particolari situazioni: se ai piccoli gesti della quotidianità possiamo rimediare, alcune attività ed esperienze restano molto difficili, se non molto impossibili da realizzare. Ecco che la realtà virtuale arriva in soccorso: per esempio una persona costretta su una sedia a rotelle potrebbe affrontare nuove sfide sensoriali da una prospettiva diversa, in piedi, oppure provare una disciplina pericolosa se non padroneggiata in precedenza.

Realtà virtuale e disabilità mentale

Possiamo utilizzare la realtà virtuale per sopperire ad alcuni deficit dell’apprendimento, per esempio nel campo dello sport, sperimentando l’esperienza in tutta sicurezza e capendo come muoversi in una situazione di stress o di difficoltà, per poi provare a ripeterla nel mondo reale.

Stesso discorso per quanto riguarda le difficoltà di apprendimento da distrazione: il campo visivo e uditivo della realtà virtuale è completo, quindi diventa più facile focalizzare l’attenzione.

Progetti di realtà virtuale per la disabilità nel mondo dello sport

Nel mondo abbiamo già diversi progetti in atto utili per rendere le strutture sportive più inclusive per le persone affette da disabilità grazie alla realtà virtuale, replicando virtualmente, per esempio, ambienti come una palestra o un campo di allenamento.

Questo tipo di tecnologia è molto utile soprattutto per alcune tipologie di disabilità, tra tutte quelle mentali, ma anche per i disturbi uditivi e per le persone anziane affette da demenza: replicare l’ambiente e i processi sportivi rende di sicuro più facile approcciarsi con familiarità a questo mondo a volte estraneo a chi non si è mai cimentato nella materia.

Sport e disabilità con la VR

Pensiamo ad alcuni sport come l’equitazione, l’arrampicata o il trampolino, soltanto per citarne alcuni: quanto potrebbe giovare all’atleta affetto da disabilità poter provare l’emozione del galoppo, dell’arrampicata o di un tuffo senza alcun rischio per la sua salute?

Nuove esperienze  e inclusione sociale

L’applicazione della realtà virtuale nel campo dello sport per atleti con disabilità può diventare uno strumento di inclusione eccezionale, e al tempo stesso permette agli atleti di sperimentare esperienze mai provate senza correre alcun rischio, riducendo l’ansia e la paura di ciò che non si conosce, imparando in anticipo a gestire le difficoltà.

La realtà virtuale nella riabilitazione

Anche quando parliamo di riabilitazione, la realtà virtuale può essere di grande aiuto per superare i problemi per esempio legati a un infortunio che ha portato una disabilità: rivivere l’esperienza in modo virtuale aiuta sicuramente l’atleta e superare il trauma e a gestire le emozioni che ne derivano, ma al tempo stesso gli permette di ridurre i tempi della riabilitazione.