Equitazione e ippica per disabili

Tra i tanti sport che sono aperti anche ad atleti con disabilità, ce ne sono alcuni davvero particolari. Si tratta degli sport equestri, ottimi sia a livello fisico che psicologico.

L’ippoterapia per disabili

Prima ancora di vedere gli sport veri e propri che anche le persone con disabilità possono praticare a livello agonistico, bisogna ricordare che l’utilizzo dei cavalli è molto utile anche a livello psicologico. Con il termine ippoterapia si intendono le terapie fisiche e psicologiche che vengono fatte con l’ausilio di pony o cavalli. Si tratta di terapie molto efficaci soprattutto per quello che riguarda la sfera mentale del paziente, che entrando in sintonia con il cavallo riesce a migliorare la propria autostima e la percezione di sé. Da questa esperienza, si può poi passare a vere e proprie attività sportive, anche di carattere agonistico.

Il paradressage

Il dressage paralimpico è probabilmente lo sport equestre per disabili più conosciuto, merito anche della sua presenza ai prestigiosi Giochi Paralimpici. È uno sport molto affascinante, in cui il cavaliere o l’amazzone devono essere in grado di stabilire una connessione molto profonda con il cavallo. Il rapporto tra essere umano ed animale è centrale nel dressage paralimpico. Gli atleti che gareggiano nel paradressage vengono divisi in base alla gravità della disabilità: si va dal grado I ( maggiore disabilità) al grado IV (minore disabilità). Come nell’equitazione tradizionale, uomini e donne gareggiano insieme.

Ci sono due momenti di gara: quello del Test Championships, in cui vengono eseguiti alcuni movimenti (stabiliti dall’International Paralympic Equestrian Committee) e quello del Test Freestyle (chiamato anche Kur) che si basa sull’esecuzione di una sorta di “coreografia” con la musica.

Gli attacchi paralimpici

Oltre al dressage, gli atleti disabili possono avvicinarsi anche alla disciplina degli attacchi. Oltre al cavallo, in questa particolare disciplina, bisogna essere in grado di condurre anche una carrozza. Riuscire a guidare una carrozza trainata da un cavallo richiede grande concentrazione e forza fisica, oltre ad una buona capacità di entrare in relazione con l’animale.

Esistono tra tipi di gara: una competizione di dressage, dove le tradizionali figure di dressage vengono fatte con la carrozza; una prova di coni, ovvero un test di abilità in cui bisogna guidare con attenzione la carrozza tra diversi coni, senza rovesciarli; e una prova di resistenza, praticata di solito in campagna, in un ambiente più naturale.

A differenza del dressage paralimpico, gli attacchi non vengono praticati ai Giochi Paralimpici, ma esistono comunque prestigiosi campionati nazionali ed internazionali.

L’ippica per disabili

Chi ama cavalcare semplicemente, può cimentarsi nell’ippica. Vere e proprie gare ippiche per disabili non sembrano essere al momento una realtà affermata, ma si può immaginare che la direzione sia quella. Cavalcare è terapeutico, divertente e liberatorio ed è sicuramente uno sport adatto a chi si trova a convivere con una disabilità fisica, mentale o cognitiva. Esistono associazioni e scuole aperte ai disabili, che organizzano passeggiate e uscite a cavallo con un occhio particolarmente attento verso i cavalieri e le amazzoni portatori di handicap.