5 Sport estremi per persone disabili

Quando si parla di sport estremi si tende a pensare alle condizioni proibitive, talvolta pericolose che caratterizzano questo tipo di discipline. L’interesse per gli sport estremi cresce di anno in anno tanto che molti bookmaker offrono sezioni e bonus specifici dedicati a questi sport, come il codice-promozionale-scommesse.it uno dei più vantaggiosi del settore.

La maggior parte delle persone, però, ritiene che gli sport estremi siano riservati esclusivamente ad atleti normodotati: quasi nessuno sa che, invece, anche le persone con disabilità possono praticare gli sport estremi. Se possono guardare gli sport e leggere su di loro come su questo sito Web fiorentinanews.com, possono anche partecipare sia a quelli tipici che a quelli estremi!

Ti sembra impossibile?

Eppure è così: negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante a livello di tecnologie, attrezzature e, soprattutto di protesi mediche il che ha permesso anche a persone con disabilità di praticare i loro sport estremi preferiti.

Ecco 5 sport estremi praticati anche da persone disabili:

  1. Arrampicata: scalare una parete rocciosa è uno degli sport più fatici che ci siano. Si tratta di una disciplina che richiede un’ottima preparazione atletica e mentale. Ma tutti, con il giusto allenamento possono farlo, anche chi ha disabilità. Si può scegliere tra diversi tipi di arrampicate in base al proprio stato fisico e al proprio livello di preparazione. Esistono numerosi circuiti con istruttori addestrati che coadiuvano il disabile in questa difficile ma emozionante esperienza. Il consiglio è quello di iniziare su pareti di prova in modo da prendere la giusta confidenza sia con la tecnica che con l’attrezzatura da indossare.
  2. Parapendio e paracadutismo: tra gli sport estremi più diffusi tra le persone disabili che amano le emozioni forti vi sono il parapendio e il paracadutismo. Sembra impossibile, eppure esistono delle carrozzine con degli agganci specifici che consentono a questi sportivi di lanciarsi dall’elicottero e vivere la sensazione unica di volare a più di 120 km/h. Il momento più delicato è quello dell’atterraggio che va eseguito con grande attenzione.
  3. Automobilismo: il rischio di correre a 300 km /H c’è per tutti ma se pensate che l’adrenalina della F1 sia riservata esclusivamente agli atleti normodotati vi sbagliate. Oggi, grazie ai progressi tecnologici, anche le persone disabili possono sfrecciare sui circuiti automobilistici più famosi, come quello di Maranello. Un esempio? Alex Zanardi, un uomo a cui ispirarsi e un vero campione, dentro e fuori dal circuito. Nonostante il terribile incidente che gli ha causato l’amputazione degli arti inferiori, Alex non si è mai arreso e ha continuato ad allenarsi sino a coronare il suo sogno: tornare a guidare un’auto di F1.
  4. Freestyle: evoluzioni e acrobazie fatte in aria, ancorati alla propria carrozzina tramite dei cavi di sicurezza. Questo è il freestyle una delle discipline più adrenaliniche e pericolose che ci siano. Una variante è il freestyle in acqua oppure quello su circuiti di montagna che rendere l’impresa ancora più spettacolare e temeraria.
  5. Immersioni: le attività subacquee come le immersioni in profondità rientrano nel novero degli sport estremi perché i rischi connessi all’apnea o  alla respirazione artificiale sono sempre molto elevati. Tuttavia, vista l’assenza di gravità, questi sport sono particolarmente adatti anche alle persone disabili o ipovedenti.